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il museo virtuale di Milano

via delle Gardenie 9 Milano

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Andrea Rui @ All Right Reserved 2020

Il museo virtuale di Milano

il Museo virtuale di Milano

Guardare una foto aerea della città è come osservare il volto di un uomo molto anziano con le rughe profonde che ne raccontano la vita, fatta di giornate felici e periodi di profonda tristezza, momenti di speranza e abbandono alla disillusione. È una storia di sopravvivenza che deve essere solo raccontata.

Il linguaggio e la tecnica negli anni si sono evoluti anche se ogni lavoro ho voluto avesse un proprio stile, indipendente da quello degli altri.

Questa pagina raccoglie tutti i video su Milano da me realizzati, suddivisi in categorie, per facilitarne la ricerca e spero verrà ampliata col passare degli anni in modo di completare il più possibile gli argomenti di ricerca su questa città.

Tengo a sottolineare che questo lavoro non ha mai avuto alcuno sponsor o sostegno da parte di terzi ed è un'opera realizzata in tutte le sue componenti, ad eccezione spesso delle riprese, dall'autore che si è alternato tra la ricerca, la scrittura, la raccolta di immagini, la grafica e l'illustrazione.

Spero che il museo virtuale di Milano possa in futuro diventare un vero museo della città cosa che avviene in tutte le metropoli del mondo.

Dal 2012, anno in cui ho realizzato il mio primo video sui campanili di Milano, sono passati ormai parecchi anni durante i quali ho continuato a pubblicare nuovi racconti che hanno riguardato l'urbanistica, l'architettura e l'arte della nostra città. 

San Giovanni in Conca

il ponte delle Sirenette

il campanile di  Azzone Visconti e i campanili scomparsi di Milano

Oggi dei più di duecento campanili che svettavano a diverse altezze nel cielo della città ne sono rimasti molto pochi e altri hanno subito profonde trasformazioni. Fra i campanili scomparsi quello fatto costruire da Azzone Visconti nel 1333 sulle fondamenta di uno più antico fatto demolire nel 1162 dal Barbarossa durante l'assedio della città.

 

All'altezza di piazza Missori sopravvive l'abside della chiesa di San Giovanni in Conca che, con la cripta, è l'unica parte sopravvissuta di quella che è stata una delle più importanti chiese di Milano.

L'edificio, costruito all'epoca di San Castriziano, terzo vescovo di Milano, ha origini antichissime.

 

Passeggiando all'interno del parco Sempione, fra i vialetti dedicati a due grandi poeti come Puskin e Petofi ci si imbatte in questo ponticello in ghisa decorato con quattro statue raffiguranti delle sirenette con in mano un remo. Il ponte è stato trasferito qui nel 1930 dopo la copertura delle cerchia interna dei navigli. 

le colonne di San Lorenzo e

porta Ticinese

il Lazzaretto di Milano

il presepe di Londonio


 

Queste colonne sono il più antico monumento della città di Milano e, con le basi, i capitelli e la maggior parte degli architravi  risalgono alla seconda metà del secondo secolo dopo Cristo.

Sullo sfondo porta Ticinese che si apriva nella cinta muraria costruita nel 1171, dopo che Federico Barbarossa aveva messo a ferro e fuoco la città. 


 

Nel 1486, alla morte del conte Galeotto Bevilacqua, l'Ospedale Maggiore ricevetten eredità 6000 ducati a condizione di utilizzarli per costruire un lazzaretto su un terreno annesso alla chiesa di san Gregorio fuori Porta Orientale. Il progetto, opera dell'architetto Lazzaro Palazzi, prevedeva una costruzione a pianta  quadrata circondata su tutti i quattro lati da un fossato.


 

Il presepe di Francesco Londonio presente nella chiesa di San Marco è databile intorno al 1750. Eseguito dopo il ritorno a Milano dal suo viaggio a Napoli, città da cui prese ispirazione per i suoi presepi fatti di carta, materiale da lui molto amato, infatti ne possiamo trovare conferma nei diversi lavori presenti nella Pinacoteca di Brera.

Milano, agosto 1943

il Palazzo della Ragione e

la Loggia dei Mercanti

Milano, il dopoguerra 

omaggio a Enzo Jannacci

Nell'agosto del 1943 la città venne maggiormente devastata da quattro pesantissimi bombardamenti notturni.

In quei giorni caddero circa 3200 tonnellate di bombe e secondo i dati del Comune di Milano perirono 1.208 persone e 1.133 rimasero ferite. Il numero di morti effettivi fu probabilmente di almeno 2000.

Piazza dei Mercanti che per secoli è stata il cuore economico e politico della città. Il palazzo della Ragione venne costruito qui nel 1228 dal podestà Fabio da Brescia in sostituzione del vecchio broletto che si trovava dove sorge l'attuale Palazzo Reale distrutto dal Barbarossa nel 1162. Il palazzo era circondato da una corte di edifici attraverso i quali si aprivano sei porte una per ogni sestiere della città.

Un omaggio a Enzo Jannacci e ai fotografi che hanno immortalato la Milano del dopoguerra e le sue atmosfere. Come colonna un capolavoro di Enzo: el me indiriss.

l' Acquario Civico e l'Esposizione Universale del 1906

San Gottardo in Corte

storia della colonna infame, Piazza Vetra e il patibolo

Milano, venerdì 21 giugno 1630. il commissario di sanità Guglielmo Piazza percorre la Vetra dei cittadini, oggi via Gian Giacomo Mora. Sta svolgendo il suo lavoro che è quello di segnalare sul foglio di servizio che tiene stretto in mano le case abbandonate ed il numero di decessi avvenuti nel quartiere. È una giornata nuvolosa e pioviggina quindi cammina rasente ai muri sfiorandoli con una mano…

Siamo a Milano nell'anno 1335, dal campanile della chiesa di San Gottardo in Corte 24 rintocchi di campana salutano il tramonto del sole. Galvano Fiamma, frate domenicano e cronista dell'epoca annoterà quest'evento straordinario sottolineando come questo orologio suonasse anche di notte. 

L'Acquario Civico, venne realizzato nel 1906, in occasione dell'Esposizione Universale del Sempione. Costruito in cemento armato, mattoni e pietra artificiale, fu l'unico padiglione dell'esposizione a sopravvivere mentre gli altri, realizzati in legno, gesso, graticcio di ferro e tela dipinta vennero poi abbattuti.

Milano 1816, Heinrich Keller, un cartografo sul Duomo

la basilica di San Simpliciano e l'affresco del Bergognone

la cascina Arzaga

 e le cascine del Lorenteggio

È l'estate del 1817. Un uomo sta salendo i ripidi scalini in pietra che lo porteranno sulla cupola del Duomo, fin sotto la Madonnina. È un cittadino svizzero di 41 anni e il suo nome è Heinrich Keller. È un incisore, cartografo e illustratore di Zurigo.

La basilica San Simpliciano o Basilica Virginum ha radici antichissime ed è l'edificio paleocristiano milanese meglio conservato. Secondo la tradizione è una delle quattro basiliche fondate da Ambrogio nel IV secolo fuori dalle mura di Milano nei quattro punti cardinali.

Fino a qualche secolo fa chi usciva dalla città da Porta Vercellina si trovava già in piena campagna. Percorse poche centinaia di metri si incontrava l'incrocio con la strada per l'Arzaga che attraversando la campagna collegava moltissime cascine e oltrepassato il fiume Olona, arrivava proprio di fronte all'omonima cascina.

c'era una volta al Giambellino

il Teatro Romano, San Vittore e la Borsa

Il Palazzo dell'Arte e 

la V Triennale del 1933

Era il 10 Maggio del 1933. La luce di un potente faro da 500 watt illuminava dall'alto la città di Milano. Era stata appena inaugurata la quinta Triennale delle arti decorative e industriali moderne che per la prima volta si svolgeva nella città meneghina. Per quest'occasione era stata progettata dall'architetto Gio Ponti una torre realizzata con quattro chilometri e mezzo di tubi d'acciao Dalmine collegati con speciali giunture elettrosaldate.

Un viaggio per immagini nel passato attraverso le immagini del vecchio quartiere del Giambellino a Milano

L'antico teatro romano venne costruito alla fine del I secolo dopo Cristo. L'edificio, a pianta semicircolare, posava sopra una piattaforma realizzata in conglomerato di ciottoli, ghiaia e malta  che possiamo vedere ancora oggi sotto il palazzo della Borsa, venute alla luce tra il 1929 e il 1930 in occasione della costruzione dell'edificio.

La città di Milano nel 1734

Santa Maria della Scala ( la chiesa che ha dato il nome al Teatro )

Milano, paesaggi urbani

Dal disegno di Giovanni Battista Riccardi "Iconografia della città e del Castello di Milano" attualmente alla "Civica Raccolta delle stampe Achille Bertarelli" identifichiamo tutti gli edifici evidenziati dall'autore servendoci di antiche fotografie della città.

La chiesa, dedicata alla Vergine Assunta, era stata costruita nel 1381 per volontà di Beatrice della Scala detta Regina, moglie di Bernabò Visconti. Venne edificata dove sorgevano le case dei Della Torre rase al suolo nel 1311 da Matteo Visconti e chiamata Santa Maria della Scala in onore del casato a cui apparteneva la fondatrice. 

La periferia di Milano nelle fotografie di Enrico Cattaneo. Come colonna sonora "Eclisse a Milano" di Ricky Gianco

Bramante a Santa Maria presso

 San Satiro

La facciata del Duomo di Milano

viaggio a Inferno, la residenza estiva di Petrarca a Milano

Dietro la semplice facciata di una chiesa, nascosta da una cortina di case,  si nasconde uno dei capolavori del rinascimento Lombardo.

È il finto coro realizzato da Donato Bramante alla fine del XV secolo. Il giovane architetto era stato chiamato per costruire una nuova chiesa che avrebbe dovuto ospitare un immagine della Vergine col bambino ritenuta miracolosa dopo che, colpita da un coltello , aveva cominciato a sanguinare.

Nel 1805 su insistenza di Napoleone Bonaparte venne il progetto di Felice Soave per completare la facciata della cattedrale.  Mancavano infatti sei giorni dall'incoronazione di Napoleone con la Corona ferrea a Re d’Italia ed era tale la sua euforia da portarlo a promettere che la spesa sarebbe stata sostenuta direttamente dalla Francia. Quindi dopo le sue pressanti insistenze l'opera, in sette anni, venne finalmente conclusa.

Durante l'estate, secondo la tradizione, il Petrarca era solito trasferirsi nella località denominata Inferno il “remotissimo posto” posto dove il poeta, alla ricerca della sua diletta solitudine, costruì o riadattò la sua dimora di campagna. L’insolito nome di Inferno gli ricordava quello del paese di Literno in Campania dove Scipione l'Africano aveva vissuto in esilio.

Bottonuto,

 il cuore perduto di Milano 

La casa del mago,

 San Vincenzo in Prato

Milano fascista, 

i luoghi del ventennio

Una passeggiata virtuale lungo le strade dello scomparso quartiere del Bottonuto. La storia  di questo antico quartiere che, per renderne accettabile la completa distruzione, fu rappresentato dagli intellettuali a servizio del regime come la sentina di tutti i vizi e le sue case come invivibili topaie.

La storia della chiesa di San Vincenzo in prato, trasformata in una fabbrica di acido solforico nel 1810, agli albori dell'industria chimica italiana. Un puntiglioso restauro ha salvato le strutture originali ricorrendo a ricostruzioni in stile che però non hanno tradito lo spirito originario dell'edificio.

Il 23 marzo del 1919, in piazza San Sepolcro, all'interno di Palazzo Castani in una sala presa in affitto, un centinaio di persone, veterani di guerra, studenti, ex interventisti e socialisti delusi, tra i quali Benito Mussolini fondarono i Fasci Italiani da Combattimento. Questi Fascisti delle prima ora prenderanno il nome di Sansepolcristi.

Bernardino Luini

in San Giorgio a Palazzo

Il Castello Sforzesco di Milano

San Cristoforo sul naviglio

Questo video racconta la storia della chiesa di San Giorgio a Palazzo, costruita nei pressi dell'antico palazzo imperiale romano che ospita al suo interno uno dei capolavori della pittura lombarda del cinquecento, il "compianto su Cristo morto" opera di Bernardino Luini.

La costruzione del Castello risale al 1360 quando Galeazzo II Visconti, Signore di Milano assieme al fratello Bernabò, decise di costruire una fortezza a ridosso delle mura medioevali, in corrispondenza della pusterla di Porta Giovia una delle porte della città. 

La storia della chiesetta di San Cristoforo sul naviglio e della trasformazione urbanistica di una zona dove ci sono infrastrutture stradali e ferroviarie. Nel 1270, anno in cui il naviglio divenne navigabile, la chiesa più antica fu sostituita da quella che vediamo ancora oggi.

Milano, i luoghi delle 5 giornate

la basilica di Sant'Ambrogio

 a Milano

lLa pusterla dei Fabbri 

( omaggio a Luca Beltrami )

Era il 18 marzo del 1848 e il governatore austriaco della città Von Spaur aveva lasciato il giorno prima la città, sostituito dal suo vice O'Donnel. A Milano il clima era teso dal 9 settembre dell'anno precedente, quando l'ingresso in città del nuovo arcivescovo Bartolomeo Carlo Romilli, era stato funestato da gravi incidenti provocati dalla polizia austriaca.

La Basilica di Sant'Ambrogio, così come si presenta oggi ai nostri occhi, è il frutto di una notevole serie di interventi operati nel corso di più di 1600 anni di storia sull'edificio voluto dal Vescovo Ambrogio intorno al 384 d.C dove lo stesso fu sepolto nel 397 accanto ai corpi dei martiri Protaso e Gervaso.

Non tutti, visitando il Castello Sforzesco, prestano attenzione al grande arco in pietra che fa da ingresso al museo d'arte antica. È quello che rimane dell'antica pusterla dei Fabbri una delle porte medioevali della città., demolita nel 1900 nonostante la fiera opposizione di Luca Beltrami. 

il monastero delle vergini alla Vettabbia

i navigli a colori

corso Vittorio Emanuele II , la vecchia corsia dei Servi di Milano

La storia dell'antico monastero delle dame vergini che si trovava presso il fiume Vettabbia appena fuori dalla cerchia dei navigli di cui sopravvivono dolo pochi resti, purtroppo all'interno di abitazioni private.

I navigli di Milano come non li avete mai visti nelle fotografie di André Leroi fotografo virtuale vissuto tra la fine del XIX secolo e gli inizi del XX, pioniere della fotografia a colori.Qui potrete trovare il libro poi realizzato:

Il nostro viaggio alla scoperta di corso Vittorio Emanuele comincia da via Santa Radegonda. Questa strada fu aperta nel 1788 su progetto dell'architetto Piermarini per facilitare l'accesso in carrozza da Palazzo Reale al nuovo teatro alla Scala demolendo il complesso delle monache benedettine. 

la Darsena di Milano

la Milano del quattrocento nella pianta di Pietro del Massaio

La fonte di San Barnaba

La storia della Darsena di Milano è strettamente legata a quella della cittadella, ossia del quartiere che sorgeva intorno alla strada che dalla vecchia Porta Ticinensis romana, situata oggi al Carrobbio, portava a Pavia.

Questa pianta di Milano è una delle nove raffigurazioni di città europee e mediorientali miniate da Pietro del Massaio fra il 1455 e il 1473 ed incluse nei tre manoscritti fiorentini della Geografia di Tolomeo. 

 

Per conoscerne la storia della fonte di San Barnaba dobbiamo tornare indietro nel tempo, dove gli avvenimenti reali si perdono nella leggenda , in un viaggio che ci porterà fino al Gratosoglio...

 

la Galleria di Milano

La basilica di San Lorenzo e i suoi misteri

Milano, i giardini storici

La storia della Galleria Vittorio Emanuele II a Milano. Analizzeremo in questo video i luoghi dove la Galleria venne costruita, le sue peculiarità architettoniche e quali negozi aprirono per primi le vetrine al suo interno.

La basilica di San Lorenzo nasconde, tra le sue antiche mura, molti enigmi che inutilmente, nel corso dei secoli, decine di studiosi hanno tentato di risolvere. Con il suo tiburio sostenuto da quattro torri, è l'edificio più riconoscibile, nelle raffigurazioni antiche, della città di Milano, a cominciare dalla famosa pianta di Jacopo del Massaio del 1455.

Un percorso attraverso i parchi storici milanesi alla scoperta degli alberi più imponenti della città.   Qui le guide per visitare i parchi:

la Cappella Portinari

le mani sulla città

San Protaso al Lorenteggio

A Milano niente si avvicina in bellezza alla combinazione di colori della cappella Portinari dietro il coro di Sant'Eustorgio. 

Perfino in Italia non c'è altro esempio che possa essere paragonato a questo capolavoro della collaborazione tra architetto e pittore”  

Edith Wharton 

Il progetto della racchetta e la scomparsa del Pasquirolo, quando ogni traccia della Milano antica rischiò di scomparire del tutto in nome della viabilità automobilistica e della speculazione edilizia. Una pagina buia della città che vide consenzienti molti degli architetti considerati oggi come maestri in una drammatica continuità tra periodo fascista e dopoguerra.

La storia della "gesetta di lusert", sopravvissuta al boom urbanistico degli anni 50 grazie all'affetto degli abitanti del Lorenteggio che si opposero fermamente al suo abbattimento.

La testimonianza di Paola Barsocchi che con la sua associazione gestisce San Protaso, sede di mostre e di eventi culturali.

Milano dipinta (primo giorno)

Milano dipinta (secondo giorno)

Milano dipinta (terzo giorno)

Il primo giorno di una lunga passeggiata nella Milano del passato, attraverso lo sguardo dei numerosi artisti che l'hanno immortalata nelle loro opere facendone arrivare il ricordo fino a noi. Dalla conca dell'Incoronata a corso di Porta Romana.

Il secondo giorno della nostra passeggiata nella Milano del passato dove completeremo il nostro percorso sui navigli, per poi addentrarci nel centro cittadino, vino ad arrivare in Corso Vittorio Emanuele sempre in compagnia dei nostri amici pittori. 

Il terzo ed ultimo giorno della nostra passeggiata nella Milano del passato dove, da corso Vittorio Emanule II, percorreremo le vie centrali della città per poi arrivare finalmente in piazza Duomo. Da qui con una carrozza raggiungeremo la vecchia Stazione Centrale per tornare a casa.

Andrea Boni 

e la Milano di terracotta

da via Solari al Giambellino, viaggio nel tempo

la chiesa fantasma

La chiesa di Santa Maria di Caravaggio in Monforte e i Padri Trinitari Scalzi. Una storia oggi dimenticata, fatta di eresie, affreschi miracolosi, pirati e sultani, statue prodigiose e grandi cerimonie in un mondo dove la fede religiosa permeava l'intera vita degli uomini.

In questo racconto la storia dei quartiere Solari e Giambellino  partendo  da immagini d'archivio che negli anni si sono arricchite con nuove scoperte. Dedico il video all'amico Gilberto Vignola venuto a mancare qualche anno fa che con il suo indispensabile contributo ha reso possibile questa ricerca.

Che cosa hanno in comune la casa di Alessandro Manzoni e la Galleria Vittorio Emanuele II?. 

In questo video racconto la storia della fabbrica di ceramiche di Andrea Boni e della scomparsa "Casa Rossa" di Corso Venezia.

Piazza Fontana,

una storia sfortunata

Da Porta Vercellina a Magenta viaggio nel passato con il gamba de legn

Intervista a Vittorino Bianchi, il "Sindaco" di Trenno

Piazza Fontana a Milano è conosciuta sopratutto per l'attentato terroristico compiuto il 12 dicembre 1969 dove, all'interno della Banca Nazionale dell'Agricoltura, morirono 17 persone e ne rimasero ferite 88. In occasione dell'anniversario di questa strage ho voluto pubblicare la storia di questo luogo che, nei secoli è stato stravolto numerose volte, giungendo ai nostri giorni completamente trasformato.

Un viaggio fuori porta, l'occasione per conoscere un quartiere di Milano, fermarsi in una storica trattoria e visitare una chiesetta ammirandone gli affreschi come un poteva fare solo un visitatore di fine ottocento. Una campagnia bucolica ormai perduta percorsa con un tram a vapore, il Gamba de Legn, che da Porta Vercellina a Milano portava fino alle località di Magenta e Castano Primo.

La storia del comune di Trenno si intreccia con quella di Vittorino Bianchi che, compiuto da poco il secolo di vita continua a combattere in difesa dell'ambiente contro la speculazione edilizia. Lo intervistiamo a casa sua dove ci racconta la sua vita.

i canali nella Milano ottocentesca

Un sistema fognario capillare verrà realizzato solo dopo il 1868 anno di pubblicazione del testo “ I canali della città di Milano” scritto da Emilio Bignami  assunto dall'ufficio tecnico del comune di Milano alla direzione del reparto acque e giardini. Ci servirà, assieme alla pianta edita da Vallardi  “Idrografia della città di Milano al 1888” a localizzare tutti i canali e i fontanili presenti sulla carta di Giovanni Brenna del 1860.